Scritto da Teo
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lunedì 22 novembre 2010 |
Ho iniziato a dedicarmi esclusivamente alla corsa solo nel 2005, quando ho smesso di praticare, e insegnare, lo sport che fino ad allora avevo praticato per più tempo consecutivamente: la kick-boxing. Dal 1998 al 2005 sono state molte le gare, gli esami per il passaggio di grado (cinture) e gli allenamenti svolti praticando quest’arte marziale e, di conseguenza, sono stati molti i pugni e i calci che ho inferto ma anche subito. Ci ho messo ben sette anni per capire che lo sport che praticavo non era il massimo per la mia salute, seppure mi era piaciuto e mi aveva dato piccole e grandi soddisfazioni.
Durante gli anni da praticante di arti marziali (prima della kick-boxing ho praticato il Whushu Kung-fu), la corsa era semplicemente parte della preparazione atletica, anzi, era la parte noiosa della preparazione atletica. Nel 2002 è entrata a far parte della nostra squadra di kick Isabella (ora conosciuta tra i Medirunnini come Coccinbella, la mia mogliettina ^.^) ed è stato grazie a lei che la corsa ha iniziato ad essere qualcosa di più del semplice tenersi in forma.
Teo a carpenedolo nel 2010 Lei che, sin da ragazzina ha sempre corso, inizialmente, quasi, mi ha costretto a correre, ma quello che alle prime uscite è stata una costrizione, con il passare del tempo è diventato sempre più un piacevole momento in cui assaporare le endorfine prodotte durante lo sforzo. Anche se piacevole, però, la corsa restava all'epoca ancora uno “sport di contorno”.
Nel 2003, il giorno del mio compleanno, io e Isabella abbiamo
partecipato ai campionati italiani di light-contact, la nostra
specialità nella kick-boxing. In quella occasione ci eravamo q ualificati entrambi secondi nelle rispettive categorie, ma ci è toccato anche trascorrere ben più di tre ore, da soli, al pronto soccorso,
a causa di un brutto colpo accusato da Isabella durante la finale.
Durante quelle tre ore, abbiamo capito che con la kick dovevamo chiudere
e che quello non era di certo lo sport che poteva fare al caso nostro.
Nel 2004 ho continuato a insegnare kick-boxing senza più gareggiare e,
nei giorni in cui non ero impegnato con i miei allievi, mi allenavo
correndo. Inizialmente è stato 'correre per il semplice gusto di farlo',
poi, quando nell’estate del 2005 ho smesso anche di insegnare, iniziai
con allenamenti specifici, progressivi, medi, ripetute, anche se
non ero iscritto a nessuna squadra podistica e non gareggiavo. Oltre
agli allenament...
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Ultimo aggiornamento ( lunedì 22 novembre 2010 )
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giovedì 07 ottobre 2010 |
Annovazzi Campione Italiano Ironman 2010 Il Bel Paese, come spesso viene denominata l’Italia, durante la stagione estiva, si identifica, per la quasi totalità dei suo cittadini, come il periodo in cui staccare dagli impegni per godersi le tanto sospirate vacanze...
Questo accade per una buona parte di essi. Non per tutti però...
C’è anche chi in questo periodo, si trova a faticare, e non poco in modi diversi e tutti finalizzati allo stesso obbiettivo... vincere!!!
Quella che stiamo per narrare è la storia, di un ragazzo, non più ventenne, anch’egli alle prese con problemi ed impegni che l’età adulta ci pone dinnanzi. Tutto questo però sembra non bastargli e per questo decide di fare sport, considerato dai più un coadiuvante per salute e la forma di ogni individuo. Nel suo caso però, egli riesce a fare qualcosa di più. Lo fa con tanta dedizione, impegno e passione da permettergli di guadagnarsi l’appellativo di uomo di ferro, IRONMAN appunto, come una delle specialità che lui predilige.
Effettivamente nuotare, andare in bici e correre, sono discipline che prese singolarmente sono impegnative. Se accorpate lo diventano ancora di più. Se poi questo connubio di fatica si sviluppa su distanze ragguardevoli ecco che c’è chi si diverte, e si esprime al meglio !!!
Attenzione, anche lui fa fatica ovviamente, col sorriso... ma fa fatica.
Quanto riportato poco sopra, ci permette di capire quanto valore ha tutto quello che riesce a mettere assieme questo semplice ragazzo di Romano di Lombardia, classe ’76, che quasi fa fatica a dirti quello che fa e che, preferisce, come ogni vero campione, anteporre alle chiacchiere i fatti... e che fatti!!!
Matteo nella frazione in bici E si perché quest’anno, in questa stagione, nata per lui sotto una buona stella, ancor più luminosa di quella che ha caratterizzato le comunque importanti passate stagioni, i risultati importanti sono stati più di uno. Matteo infatti, ancora una volta, si è distinto sia sul territorio nazionale, dove si è imposto come l’atleta da battere e da temere, sia su quello internazionale, grazie alla chiamata in azzurro per la manifestazione mondiale di Immenstadt (GER).
Matteo infatti, dopo un periodo di preparazione in altura speso a macinare chilometri e metri di dislivello arriva all’appuntamento mondiale con la consapevolezza di aver fatto tutto ciò che era nelle sue possibilità per ben figurare nella rassegna iridata.
Sorrido se penso che poco prima della manifestazione, in una chiacchierata fatta al telefono col lui, apprendo la sua soddisfazione nel ritrovarsi eventualmente, a fine gara, tra i primi 25 atleti classificati sui 50 iscritti alla competizione di triathlon lungo (4 km a nuoto, 120 km in bici, 30 km di corsa) per cui si assegna il titolo. A fine gara, capiamo come Matteo, forse per scaramanzia, forse per...
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Ultimo aggiornamento ( giovedì 07 ottobre 2010 )
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Scritto da Antonio
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lunedì 27 settembre 2010 |
Monica Bonfanti vittoriosa a Bergamo Per la Medirun Cus Bergamo il 26 settembre del 2010 sarà ricordata come una giornata storica!
Ieri infatti abbiamo coronato il sogno della prima vittoria assoluta grazie alla grande prestazione di Monica Bonfanti che in quel di Bergamo ha trionfato sulla distanza della mezzamaratona.
La nostra atleta, accompagnata per metà gara da Diego, si è imposta con il tempo di 1h22'36'' precedendo di 8'' Silvia Moreni della Polisportiva La Torre e di 53'' Loretta Giarda del GS Avis Gambolò.
A fine gara Monica non sebrava troppo soddisfatta per il suo crono. Siamo sicuri però che, dopo averci dormito sopra, la grande soddisfazione per l'impresa farà passare in secondo piano tutti i dettagli. E poi c'è sempre tempo per rifarsi, magari già a Cremona...
Grazie Monica!
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Ultimo aggiornamento ( lunedì 27 settembre 2010 )
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Scritto da Isa
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mercoledì 04 agosto 2010 |
La gioia di Isa a Castel Rozzone Tutto è nato da una
scommessa. Con queste parole potrei sintetizzare la mia carriera
agonistica da ottobre 2009 ad oggi. Un amico insiste per farmi
gareggiare con lui in coppia in un duathlon MTB-corsa e scocca di
nuovo la scintilla d’amore con le gare, che avevo abbandonato dopo
l’esperienza agonistica della kick boxing, in cui le gare in realtà
sono duelli e l’ansia del ring era diventata troppo pressante. Ma
correre è una cosa così naturale per me che anche le gare diventano
un avvenimento da segnare sul calendario, agognare e non di certo da
temere. Ora che sono entrata nel giro e ho conosciuto tanti atleti,
sono addirittura diventate un appuntamento mondano a cui davvero
dispiace mancare.
Anche il tempo e il podio
alla Stralivigno si può dire che siano nati da un’altra scommessa,
pattuita col compagno di squadra Diego, al quale un pomeriggio ho
buttato lì come previsione che avrei fatto la Stralivigno in un’ora
e 50 minuti (tempo che avevo calcolato basandomi su studi comparati
tra i PB nelle mezze e i tempi alle edizioni passate della
Stralivigno di tutti i Medirun). Tutti mi dicevano che, essendo la
mezza maratona di Livigno quasi una sorta di skyrace, avrei dovuto
esser contenta di stare nelle 2 ore, motivo per cui, vista la mia
rinomata testa dura, sono stata spronata a impuntarmi sulla
previsione di metterci un’ora e 50 minuti. Le ultime gare del Fosso
che stavo correndo in quelle settimane, col salitone di Valbrembo
all’ultimo km e la campestre di Bariano, mi hanno aiutato a
potenziarmi sui cambi di ritmo ed i terreni irregolari. A quelle ho
aggiunto due gare fidal su strada: Monasterolo, con un bel percorso
con notevoli cambi di ritmo e la Corrincentro di Clusone, che non ha
avuto un solo metro in piano, essendo tutta o salita o discesa.
Diciamo che se non avessi voluto fare classifica al Fosso avrei
potuto divertirmi a correre su e giù dalla Maresana due o tre volte
a settimana per preparare al meglio la Stralivigno, ma quest’anno
ormai mi ero impegnata a voler fare tutte e 11 le prove, per cui sono
arrivata a Livigno, più che con la preparazione idonea ad una gara
di quel genere, solo con la determinazione di fare il tempo che mi
ero ripromessa.
Il giorno dopo l’ultima
prova del Fosso, parto per le vacanze a Livigno e la settimana prima
della gara, con un tempo atmosferico decisamente estivo e con ben 5
giorni consecutivi di sole, la dedico agli allenamenti lungo la
ciclabile, che nulla ha a che vedere con le ciclabili delle zone
industriali su cui mi alleno solitamente a Dalmine. Sarà la magia
della location o la gamba che, davvero, con le gare a perdifiato del
Fosso si è velocizzata, ma non risento per nulla dell’altitudine e
mi alleno davvero bene, inframezzando anche qualche gita in montagna
ai lavori specifici. Prima della gara, osservo i canonici due giorni
di riposo che ho appurato, nella mia breve esperienza...
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Ultimo aggiornamento ( lunedì 13 settembre 2010 )
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Scritto da Matteo Annovazzi
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lunedì 26 luglio 2010 |
Matteo al Fosso a Bariano nel 2009 Tempo fa la redazione ha inviato una mail a tutti gli atleti chiedendo di esprimere una valutazione sulle gare disputate. Tra le risposte abbiamo ricevuto una dettagliata descrizione da parte di Matteo Annovazzi in merito alle 3 mezze da lui disputate nel 2010.
Trattandosi dell'analisi di un campione italiano, per la precisione individuale di triathlon su distanza ironman (3,8 – 180 – 42,195 km), dopo averne chiesto il suo consenso abbiamo deciso di pubblicarle nell'articolo che segue.
"Maratonina dei Dogi: voto 9
Percorso molto lineare ideale per fare il tempo. I primi 10 km sono praticamente diritti, la seconda metà presenta qualche curva e una sorta di giro di boa...ma credo sia difficile trovare percorso più veloce. Discreto pacco gara, discreto ristoro e buona organizzazione.
Maratonina di Treviglio: voto 7,5
Percorso abbastanza piacevole anche se non troppo veloce con alcuni km nella parte finale leggermente in salita (se non ricordo male). E' vicina a casa, quindi molto comoda. Ristoro finale appena sufficiente, pacco gara discreto e discreta organizzazione (anche se molto "semplice").
Maratonina di Cernusco sul Naviglio: voto5
Percorso bello lungo i navigli. Presenta un tratto di 2km circa sterrato. Il grosso problema è che, nella ciclabile in cui si snoda il percorso, bisogna fare slalom tra le persone che stanno facendo la passeggiata domenicale.
Sembra più una non competitiva anche se ci sono al via atleti di buon livello. Pacco gara sufficiente, iscrizione economica (10€), ristoro finale sufficiente."
Grazie Matteo, campione di disponibilità oltre che di sport!
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Ultimo aggiornamento ( martedì 10 agosto 2010 )
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