Avrei potuto ricordarlo così il 2010, con quel tono un po’ epico delle
grandi imprese, anche se non c’è nulla di particolarmente valoroso, se
non la
‘costanza’ di aver portato a termine nell’arco di un anno
13 mezzemaratone
(una al mese più una); non certo la qualità delle mie prestazioni,
peraltro complessivamente mediocri. Ovviamente confrontandomi solo ed
esclusivamente con me stesso.
Marco a Verbania 2010
C’era però il duplice successo di aver corso gare mai corse, cioè da me
effettuate per la prima unica volta e -non da meno- l’aver partecipato
quest’anno alla nona edizione della nostra mezza sociale a Cremona
per la nona volta consecutiva.
Il ‘progetto’ era iniziato casualmente nelle gelide lande di
Monteforte d’Alpone
(Verona) il 17 gennaio, quando mi ero unito ad un gruppo di podisti del
Sabbio, società sportiva di cui sono da sempre medico sociale, e avevo
corso con l’amico Pier Lucchini, ex ciclista professionista, nel
contesto di una serie innumerevole di manifestazioni podistiche -un vero
e proprio festival dell’amatore- la maratonina competitiva Demmy, dal
tenero nomignolo e dal percorso più che ondulato, francamente collinare.
Se amate però i grandi eventi, i grandi assembramenti e le atmosfere
festose ve la consiglio: quest’anno si sono sfiorate le 25.000 presenze!
Una settimana dopo ero a
Casalbeltrame (Novara) per correre di
mala voglia la maratonina di San Gaudenzio che un tempo veniva fatta a
Novara e che ora è qui nelle campagne piatte, tra casolari e pozzanghere
gelate, in un scenario tra i più tipici paesaggi padani invernali. La
malavoglia battuta dall’affermazione invero un po’ categorica di Giacomo
Bosio dei Runners Bergamo, giuntami all’orecchio durante il
riscaldamento, secondo cui “nessuno ha voglia di correre, prima di
correre”. A ben pensarci la frase ha una sua valenza, sicuramente
psicologica ma forse anche ‘filosofica’: chi volesse preparare una mezza
in pieno inverno e cercasse la prestazione può venire qui e verificare.
Il percorso è veloce. Garantito!
Quattro settimane dopo correvo a
Vittuone (provincia di Milano)
questa piattissima mezza del Castello (non ricordo però di aver visto
castelli!?), ‘scoperta’ due anni fa da Vittorio Bresciani e ora
abbellita da un curioso ponticello in legno, a pochi metri dall’arrivo,
che per la verità c’entra poco ma dà un tocco di diversità a questa
maratonina per il resto
piuttosto spartana e senza pretese. Soprattutto se confrontata con le due successive, corse nei mesi di marzo e aprile.
Giro di pista per Marco a Vigevano 2010
La prima è la
mezza del lago Maggiore, la più veloce su suolo italiano nel 2009, che ambiziosamente si firma LMHM e che ha la particolarità di
invertire ogni anno la direzione del percorso
con l’arrivo che si alterna a Verbania o a Stresa. Piuttosto ondulata
ma molto scorrevole, è ambita dai keniani e regala ai concorrenti
bellissimi colpi d’occhio e un gratuito viaggio in traghetto che ti
riporta alla partenza. Il ricordo per me di una bella trasferta con i
colleghi Maurizio Mura e Ivan Corbetta. Consiglio veramente di andarci,
anche con amici e parenti, per una splendida gita di inizio primavera.
L’altra è una novità assoluta 2010 ed è
la prima metà della ridisegnata maratona di Milano
che a parere di tutti sembra aver trovato finalmente il proprio miglior
percorso. Parte dalla fiera di Rho con la maratona, è velocissima
(quasi si facesse sentire l’attrazione gravitazionale della metropoli
vicina), e se ne separa alle porte per affondare direttamente nel cuore
di Milano con arrivo in Piazza Castello. Vissuta in completa solitudine è
stata la mia miglior prestazione dell’anno. Ma c’è un problema: la
mezzamaratona non è ufficiale e rappresenta l’opzione dell’ultima ora o
dell’ultimo minuto per coloro che per varie ragioni dovessero rinunciare
alla maratona ripiegando sulla mezza. E infatti non c’è iscrizione
separata dalla maratona e pertanto risulta carissima. Del resto a Milano
c’è già una...