Lorenzo e la "gioia di Berlino"
Sceso in terra germanica con
infiammazione all'achilleo ed una serie di acciacchi che non mi hanno permesso di concludere la preparazione come mi ero prefissato, non ho potuto fare altro che andarmi a
godere il clima di una manifestazione veramente memorabile: 40° edizione di una
bellissima maratona con l'ennessimo record del mondo conquistato.
Corro controllando il ritmo, le sensazioni sulla caviglia, immagino la
sofferenza in zona muro, quasi mi freno, affronto il presente con lungimiranza. Le
buone vibrazioni, e qualche secondo tenuto di riserva, mi fanno
godere l'evento, gli scorci e le pennellate di colore che solo migliaia di persone in movimento sanno dosare, la musica lungo la strada ed il sostegno berlinese. A piccoli passi affronto i ristori e
gestisco lo sforzo.
Si sta realizzando ciò che non mi aspettavo, sembra tutto troppo facile. Tra il 30° ed il 35° fletto un pò, ma
stringo i denti e capisco che ormai non mi può fermare nessuno.
Infilo l'Unter Den Linden e mi si apre l'orizzonte della Porta di
Brandeburgo, ho le ali, arrivo tra la folla
saltando come un grillo, urlando e godendo, fermo il tempo, insignificante
oggi che ho corso veramente per il gusto di correre, poco sopra le 3h35min.