Primi giorni dell’anno, fa freddino ed è arrivato il momento di eleggere il vincitore dell’
Oscar Medirun 2010,
già Oscar del Presy. Cambia decennio e si cambiano i nomi delle cose,
la forma ma non il loro contenuto. Poiché anche quest’anno c’è qualcuno
che
merita il riconoscimento della squadra più di ogni altro;
anche se devo ammettere che, essendo l’unico “grande elettore“, il
sospetto di parzialità è implicito. Ho ascoltato qualche suggerimento
dei miei consiglieri e raccolto in giro pareri e impressioni ma deciderò
io, cercando di essere giusto.
Allora… i candidati ufficiali (il termine nominations da un po’ mi da l’orticaria!) sono sempre tre, ma permettetemi qualche
menzione di riguardo.
Come potrei dimenticare di ricordare qui l’
impresa del triatleta Matteo
Annovazzi che nello scorso anno è stato
Campione Italiano di Ironman. Ma vi rendete conto?! Con tutto il rispetto per la nostra statuetta virtuale,
il confronto non è proponibile.
Noi comunque, nel rivolgergli le più vive congratulazioni, ci
stringiamo attorno a lui sentendoci un pochino al di sopra del suo
nutrito fans-club “tutti-pazzi-per-annovazzi”. Se vorrà, se potrà
rimanere in futuro ancora iscritto alla Medirun,
noi gli spalanchiamo le porte e lo ringraziamo.
La seconda nota di merito va a Diego
Giassi e al suo ricco 2010. Non voglio entrare nel merito delle sue prestazioni ma faccio notare
l’inesorabile avanzata di questo atleta verso risultati di spicco: una “onda lunga” iniziata ormai tre anni fa (Oscar Medirun 2008).
Terza annotazione per il professor Fabio
Previdi: lo abbiamo
visto al Trofeo Emilio Monga molto ’aggressivo’ all’inizio dell’anno e
poi c’è stata quella stoccata a Berlino in mezzamaratona sotto l’ora e
venti. Complimenti.
Teniamolo d’occhio.
Solo un saluto di “bentornato” ad Alex
Massironi che dopo molti (!?) anni di relativa assenza sta ritornando sui livelli degli albori e un saluto di “benvenuto” a Matteo
Lorenzi che ci ha già mostrato il suo
valore assoluto.
Un’ultima osservazione in calce è per Gianluca Martinelli e per il suo
“salto di qualità” in mezzamaratona -espresso in poco più di un mese, da
Cremona a Padenghe- di quasi 8 minuti, ben 22 sec. a km!?