A pochi giorni dalla partenza…
Mimì: “una bella tamponata, una settimana di collarino ed eccomi come nuova!”
Cocò: “dopo l’abbandono anche di tutte le mie difese immunitarie, pronta per partire!”
… La valigia sul letto è quella di un lungo viajio… tururu tururu tururu turur
Allora le premesse non erano rosee…
Mimì: “ ‘a Ferdi! N.C.S. : Nun Ce Siamo.”
Cocò: “ ’a Gianmario! Ce la magnamo tutta sta scittà.”
…It’s the final countdown…
Venerdì 14 marzo 2008, Orio al Serio, Ceck-in :
sentiamo chiamare la cugina di Cocò, Urbanova Lucye, ignare che
entrambe sarebbero state le protagoniste di questa gara spettacolare.
Viva la Russia!!!
Atterraggio dei migliori, Roma oramai è “at our feet”!
Non lo è stato invece il “tragicomico tragitto” alla ricerca del
“Sacro Cuore”, passando da un tram all’altro, con Cocò che, presa
dall’entusiasmo, attaccava bottone con i romani più puri!
La stanza al “Sacro Cuore” si presenta ai nostri occhi sottoforma di tre “bare”…
Mimì: “ce manca solo er prete a dacce l’estrema unzione!”
Ferdi: “famme toccà me c….ioni!”
Sabato 15 marzo 2008, Roma Eur:
dopo un’interminabile coda usciamo dal Marathon Village con il bottino:
pettorali n° 3108 e 3110! Oramai è FATTA!
Cena: ritrovo con i Runners Bergamo di fronte all’ormai amico Colosseo,
diretti verso la trattoria “Da Isidoro” per consumare 7 diversi primi
piatti, accompagnati da buon vino locale ed altri 7 desserts… la
compagnia è ALLEGRA, anzi MOLTO ALLEGRA!!!
Il rifornimento di carboidrati per affrontare la “nostra tapasciata” è completo. Notte.
Domenica 16 marzo 2008, Sacro Cuore, ore 6.30:
Ferdi: “ahhh.. nun ce vedo + dalla fame!”
Cocò: “…e facciamoce sta bresaola!”
Mimi: “ ‘a Ferdi! Se prima nun me svuoto, nun ce stà nulla! ‘mo vado a famme quatro sarti…”
OK, pronte? Insomma… i tram nun ce stanno di domenica!?! E ‘mo che se fa’?
L’agitazione
aumenta!!! Arriviamo trafelate tra saliscendi dei fori imperiali e san
pietrini ai cancelli di partenza e solo dopo qualche istante lo SPARO
segna l’inizio di quella che sarebbe stata…
Mimì: “la realizzazione di un grande sogno nato qualche anno fa e che mi ha spinta ad intraprendere i primi passi…correndo”
Cocò: “un’avventura intrapresa all’ultimo, quasi per scherzo… solo per accompagnare un’amica!”
Tra un ristoro e l’altro, ridendo e scherzando, spinti dal calore
di 14.000 partecipanti, dalla folla romana, bergamasca e mondiale i
kilometri si susseguono in un clima sereno e “festaiolo”… ma giunti al
30esimo la fatica comincia a dare i primi segni… un urlo si apre tra
noi:
Ferdi: “Cristinaaaaaaaaaaa, ti amoooooo!”
Cocò: “Anchi’ioooooooooooo!”
Ferdi: “Sposamiiiiiiiiiiiiii!”
Cocò: “No!”
Ed è con queste “nobili” frasi che il fiato giunge al termine. Un po’ di maltodestrine e si riparte.
Mimì:
“Fontana di Trevi: per troppe monetine da lanciare…perdo Cocò… la
solita strordita! A testa bassa (come mio solito) proseguo e solo di
fronte all’altare della patria alzo lo sguardo e capisco oramai presa
dall’estasi che il traguardo è vicino: il mio Paradiso.”
Cocò: “Fontana di Trevi: le mie gambe danno i primi segnali di
“cedimento”…qualche attimo di panico, ma mi riprendo non appena
intravedo la fontana e ricordo che ho un compito da assolvere per
alcuni amici… le monetine! Mi accorgo di aver perso Mimì e Ferdi, non
riesco a spingere per recuperarli…di nuovo panico, ma poi l’emozione
sale e…”
42esimo km:
Mimì: “Non esiste descrizione adatta a ciò che provo ora e in tutti quei momenti in cui ricorderò questa emozione… solo le lacrime.”
Cocò:
“la sensazione che ho è facilmente paragonabile ad una scissione tra
anima e corpo, tutto è ovattato da una forte emozione… il pianto mi
risveglia: sono arrivata, ce l’ho fatta, da sola! E così come avviene
per la muta dei rettili, io perdo quella vecchia parte di me.”
Mimì e Cocò: “Alla nostra!”
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