... la strategia del SuperAbbraccio
42 km e una maratona sui
generis. Gli ultimi 10 km,
che i più (noi compresi) percorrono a passo “allegro ma non troppo” prevedono 1000 m di ascesa per
raggiungere l'agognato Rifugio Capanne Monzesi. Ma fino al 32° km c'è spazio per
la corsa.
Si comincia dall'Arengario di Monza con 100 m di discesa in un bagno
di folla che tributa onore a ogni terzetto, e quindi anche ai Medirun
(annunciati con una pronuncia impropria dallo speaker non proprio anglofilo).
Superato il bagno di folla di Monza ci si avvia alla volta di Villasanta.
I polmoni non ringraziano il traffico di auto e
moto che accompagnano la corsa, ma tant'è. Ogni cittadina attraversata è una
festa. I bambini che chiedono il cinque e i coetanei del Presi che ci incitano
con un “Dai ragazzi” che lasciano il membro più anziano del terzetto assai
perplesso.
C'è chi scambia Emanuele per Linus, stessa
chioma argentea che brilla alla luce della luna. Per i primi 20 km Emanuele e io corriamo
davanti, 10-50 m
dietro c'è il Presi. “Aspettiamo che le gambe gli vadano in palla” è la
strategia del nostro skyrunner. Intanto ne sentiamo di tutti i colori a nostro
carico per l'apparentemente scarso spirito di squadra. Un commento per tutti:
“Me, chi che va 'nnac i ma sta' sei bale!”.
Mauro è il nostro impareggiabile accompagnatore
in bicicletta. Fa compagnia al Presi e gli da riferimenti cronometrici
taroccati di 10'' in eccesso (come da accordi precedentemente firmati con
Emanuele), anche se il tachimetro interno di Marco fatica a crederci. Insieme
al servizio bar on demand, tiene alto il morale e saluta metà del pubblico
della Monza-Resegone.
Ci passano Zenucchi e Calcaterra, poi Fattore
un po' annaspando (ma pur sempre sui 3'30'' al km). Finalmente ci ricompattiamo
e la discesa da Airuno a Olginate è l'occasione per allungare e ribeccare Linus
DJ, partito 3 minuti e mezzo prima di noi (l'altro obiettivo è stare sotto le 5
ore, arriva in fondo per sapere se ce l'abbiamo fatta...). Passiamo ai 30 km in 2 ore e mezza, e di
lì a poco comincia la salita. Ottimo esordio delle divise estive (non le senti
addosso) e cambio con una maglia più pesante.
Saggia la mia scelta delle bacchette
telescopiche per scaricare un po' le gambe. Le offro al Presi che cambierà idea
in proposito almeno 10 volte nel corso dell'ascesa. E' l'occasione per
sperimentare lo spirito di questa corsa che mette alla prova anche i più
allenati. Marco di correre non ne vuole sapere e allora componiamo un amorevole
trio, tutti gli uomini del presidente lo abbracciano uno a destra e uno a
sinistra e lo sospingono di un passo che in fondo non ci fa perdere tanto da
coloro che accennano passi di corsa. Per tutto ringraziamento lui cammina col
naso all'in su, inventa costellazioni e cerca di incantarci con uno
pseudoromanticismo da latin lover di razza.
Siamo a Erve, ultimo contatto con la civiltà
prima di inerpicarsi per un sentiero che definire in piedi è poco. Finchè il sentiero è largo continua
la strategia del SuperAbbraccio. Poi vado davanti con la pila più potente e mi
giro spesso a far luce ai piedi di Marco (la sua pila frontale è al lumicino
come le sue energie). Emanuele appena il sentiero lo concede lo sospinge da
tergo. A due terzi del rattone incredibile che porta alla bocchetta di Pra' di
Racc, a poca distanza dall'arrivo, comincia la Passione del Presi: un
urlo squarcia la notte (Crampo n°1). Il tempo di risistemarsi, di fare pochi
passi ed è Crampo n°2. Lunga pausa. Riprendiamo più lentamente. Arriviamo
all'ultimo ristoro: è arrivato anche Linus, maledizione! Ripartiamo proprio
mentre si rifocilla al ristoro e conserviamo un vantaggio che si rivelerà
fondamentale per far fronte alle stazioni della Passione del Presi (ci
fermeremo al Crampo n°7).
Ultima raccolta di energie. Si vedono luci, si
sente casino: ci siamo!
Foto all'arrivo mano nella mano e la gioia di
aver portato al termine una gara di quelle “da fare almeno una volta nella
vita”. Per me il piacere dell'esordio in una maratona con quel concentrato di
energia che è Emanuele e quell'eroe romantico che è il Presi.
PS: per quanto riguarda il secondo obiettivo,
bhè centrato di un pelo: 4 h 59' 42''
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