Scritto da Presi
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mercoledì 04 giugno 2014 |
E partiamo ancora... mattina
presto, giornata luminosa, in autostrada verso est, venerdì 25 aprile
san Marco... io e Alex. Perchè così lontano? Guida lui... meglio! L'anima è
più che mai 'on the road', lo spirito un pò selvaggio. Alla volta di un
paese sconosciuto di nome Stienta dove c'è una mezza che lui ha già
corso e io mai. Da quando un demone prepotente, mezzo avventuriero mezzo
decadente, mi vieta di ripetere le gare già fatte, passo delle
mezz'ore assorte a cercare corse mai corse, orgoglioso di metterci poi
la bandierina e... di non pensarci più. Come rifiutare un'occasione così:
vedremo Stienta, è in fondo a questa deserta strada dritta, laggiù nel
Polesine, dove da milioni di anni il Po trascina trilioni di trilioni di
granelli di roccia frutto dell'erosione, dove nel 1957 scoppiò la
tragedia dell'inondazione e centinaia di case finirono sott'acqua e c'è
ancora il segno della piena a più di tre metri sul muro del municipio.
Vedremo tutto questo e così deve essere, perchè il demone, troppo avido e
troppo smemorato, deve essere nutrito, sempre e con sempre nuove
chicche.
Già ci siamo, ed è
solo una piazza e nemmeno grande ma così aperta, così splendidamente
assolata, che è la quintessenza di tutte le piazze; è la piazza di
Amarcord e trascina il ricordo di quando eri un ragazzo e di quegli
infiniti pomeriggi d'estate in cui sperimentavi il lusso della noia. E
per me Stienta è tutta lì, e tutta l'Italia del dopoguerra è lì, e tutto
il mondo, tutte le infanzie e adolescenze sprecate sono lì. Non voglio
vedere altro. Parcheggiamo a 20 metri dalla partenza, c'è ancora poca
gente in giro ma a un banchetto già danno i pettorali e... saremmo già
pronti per il riscaldamento ma il tempo rallenta e rallenta e si ferma.
Alex suggerisce: andiamo a vedere l'argine. L'ARGINE, il muro di
mota che la gente del posto dopo la disgrazia ha costruito per fermare
la possibilità di un'altra inondazione. E' proprio lì dietro e visto da
qui, nello spazio che si apre tra le case affacciate alla piazza, sembra
un enorme tempio maja con tre livelli-gradoni che lo ergono di una
ventina di metri . Ma saliamo l'altare! E giunti in cima capiamo che
quello che ci era sembrato uno strano edificio è in realtà un...
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Ultimo aggiornamento ( mercoledì 04 giugno 2014 )
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Scritto da Antonio
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giovedì 22 maggio 2014 |
Abdellatif Elaloiani vincitore 5 km ARDC 2014
Come nel 2012 è ancora Abdellatif Elaloiani (Pro Sesto Atl) a transitare per primo sul traguardo di Dalmine per aggiudicarsi il IV Trofeo Medirun Cus Bergamo intitolato "5 km A Rotta di Collo".
Una vittoria netta la sua che con il tempo record di 14'25' precede il vincitore della passata edizione Abdelhadi Tyar (14'45''), portacolori de La Recastello Radici Group e Igor Rizzi del Gav Vertova (15'06''). A seguire Fausto Gavazzeni, quarto come lo scorso anno, Andrea Regazzoni e Franco Zanotti a disputarsi la quinta piazza in volata, Bendotti, Lavelli ed i fratelli Gamba.
In campo femminile la prima piazza va ad Elisabetta Manenti della società ABC Progetto Azzurri con il tempo di 17'36'', secondo e terzo gradino del podio per Eliana Patelli (17'52'') e Pamela Belotti dell Atletica Val Brembana (18'09''). Chiude quarta e soddisfatta l'atleta di casa e amica Isabella Labonia (18'30'') dei Runners Bergamo.
Da segnalare infine l'ottimo risultato di partecipazione con 277 atleti giunti al traguardo della manifestazione.
Classifiche disponibili sul sito TDS
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Ultimo aggiornamento ( lunedì 26 maggio 2014 )
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Scritto da Antonio
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lunedì 19 maggio 2014 |
ATTENZIONE PREISCRIZIONI CHIUSE!!!!
Le preiscrizioni del IV TROFEO MEDIRUN intitolato "5 km A Rotta di Collo" sono chiuse.
Ricordiamo a tutti che è comunque possibile iscriversi anche il giorno della gara (mercoledì 21 maggio) dalle ore 17:00 alle ore 19:00 presso la Segreteria Organizzativa, ubicata all'interno della sede del CUS Bergamo in via Verdi 56 a Dalmine.
Per altre informazioni consulta il regolamento.
Grazie
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Ultimo aggiornamento ( lunedì 19 maggio 2014 )
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Scritto da Nicola Greggia
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giovedì 15 maggio 2014 |
Giovedì 1 Maggio 2014.
Oggi ho partecipato per la prima volta alla Valtrompia Halfmarathon “Sentiero dei Carbonai”. La descrizione del percorso, dal sito dedicato, lasciava presagire si che questa mezza non fosse una passeggiata, ma non dava comunque l’idea di quanto in realtà potesse essere dura e impegnativa.
Concludo la mia fatica in 2.52.19, 108° classificato su 150 iscritti.
Al passaggio del 10 km ho un tempone di 1.31.00, dalla partenza a qui c’è stato un dislivello di circa 900 mt. Poi si comincia a scendere (ed ogni tanto a risalire fino a toccare quota massima 1420 s.l.m.), quasi sempre su sentiero boschivo in mezza costa che ti costringe a non staccare gli occhi da terra per non inciampare in radici, alberi tagliati e quant’altro.
Il primo pensiero che faccio all’arrivo è proprio quello di accostare questa corsa ad altre già fatte in precedenza ma che sulla carta possono sembrare imparagonabili.
Le corse in oggetto sono la Roncobello Laghi Gemelli Roncobello e la Tre Campanili di Vestone.
Anche qui non è che abbia tempi da top skyrunner, ma comunque per il momento utilizzerò i miei per fare i primi paragoni:
Gare:
Sentiero dei Carbonai 2014: 2.52.20
Roncobello Laghi Gemelli Roncobello 2012: 2.52.37 - 2013: 2.57.00
Tre Campanili Vestone 2013: 2.16.00
Distanze:
Sentiero dei Carbonai: km 21,097
Roncobello Laghi Gemelli Roncobello: km 22
Tre Campanili Vestone: km 21,097
Il Sentiero dei Carbonai viene descritto dall’organizzazione come una mezza su percorso di media montagna, corsa per tutti.
La Tre Campanili viene indicata dall’organizzazione addirittura “Dura Bella Affascinante e Struggente”
La Roncobello Laghi Gemelli corsa tipicamente di Montagna e sicuramente dura da affrontare.
Da una mia lettura delle descrizioni mi sarei aspettato un Sentiero dei Carbonai simile comunque alla Tre Campanili e concludibile per me intorno alle 2h30’ facendo il pessimista.
Ora prendo invece in considerazione veri Skyrunner per paragonare i tempi delle tre gare:
- vincitore Sentiero dei Carbonai 2013: Michele Semperboni (Altitude Race) in 1.44.16
- vincitore Roncobello Laghi Gemelli 2013: Paolo Gotti (Altitude Race) in 1.45.36 mentre nel 2010 Michele Semperboni realizza il record della gara in 1h 41' 08"
- vincitore Tre Campanili Vestone 2013: Surum Robert Panin Olv in 1.21.30
Si evince quindi a mio avviso come dato oggettivo che veramente la Valtrompia Halfmaraton è paragonabile per impegno e durezza alla Roncobello Laghi Gemelli Roncobello, mentre la Tre Campanili resta per questi canoni di una categoria inferiore.
Mi sento quindi di sconsigliare questa corsa a chi non apprezza o ama la montagna e le lunghe salite molto faticose.
La consiglio per contro, a chi invece ricerca corse del genere montano e non ha mai preso in considerazione questa perché sottovalutata, la consiglio a chi la volesse utilizzare per preparare altre corse di montagna più lunghe e più impegnative, a chi la volesse utilizzare per esempio in preparazione per una Monza Resegone o semplicemente a chi la volesse correre per la prima volta cosciente del fatto però di non andare a farsi una passeggiata di 21 km.
Nicola
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Ultimo aggiornamento ( giovedì 15 maggio 2014 )
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Scritto da Antonio
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lunedì 05 maggio 2014 |
Cambio Ezio-Alex alla 24 ore Alle 16 in punto di domenica 4 maggio Alfio taglia il traguardo della "24 Ore Ciseranense" facendo un vero e proprio sprint da velocista di razza.
Dopo 24 ore di gara con 320 km e 280 metri percorsi lottando alla morte contro altre 45 compagini, siamo ottavi e siamo molto felici!
Sono state due giornate piuttoso intense cominciate con l'allestimento dei nostri "box" il sabato mattina, operazione per la quale permettetemi di ringraziare l'amico Marco Boschini (il mitico "mister" dei Runner della Bassa) ed il nostro Fabietto "leone" Corna, e terminate domenica sera con una estenuante cerimonia di chiusura/premiazione.
In mezzo 24 ore di fatica, sudore, calcoli, tattiche, attesa, speranza e soddisfazione.
Grazie a Luca che ha aperto con il gran caldo, a Matteo che ha iniziato la prima rimonta, Vittorio che ci ha portato in alto, ad Antonio che sono io ed ho provato a non perdere terreno, a Roberto che è partito cauto per finire alla grande, a Guido per averci creduto come ai vecchi tempi, a Walter che è ritornato a "girare" alla grande e ci ha riportato tra i primi dieci, a Fulvia per la determinazione e per averci regalato un po' di femminilità, a Fabio per una seconda ora da "leone", a Ezio che stringendo i denti ha tenuto la posizione, ad Alex per aver staccato il "28" e tutti i team che ci mordevano le chiappe e ad Alfio per averli definitivamente ammazzati.
Complimenti Medirun, ieri siamo stati grandi!
A questo link è possibile vedere la cronaca fotografica delle 24 ore.
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Ultimo aggiornamento ( lunedì 05 maggio 2014 )
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